Capo Carbonara si conferma Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo (ASPIM)
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Capo Carbonara si conferma Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo (ASPIM)
- 20-03-2019
- account_circlearea marina protetta
E’ tra le 10 AMP italiane che detengono le status ASPIM, che certifica un elevato grado di biodiversità e habitat di particolare rilevanza naturalistica
L’Area Marina Protetta “Capo Carbonara” si conferma un’Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo (ASPIM), aggiudicandosi ancora una volta la certificazione che dal 2012 la enumera tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche.
La conferma della certificazione ASPIM è giunta al termine di due giornate di lavori sul campo da parte della commissione internazionale composta da Robert Turk, esperto di lunga data nella gestione delle AMP in Slovenia; Piero Addis, docente di Ecologia all’Università di Cagliari; Christine Martini Pergent, docente di Ecologia all’Università della Corsica ed esperta di ecosistemi litorali; e Leonardo Tunesi, responsabile dell’area per la Tutela della biodiversità, degli habitat e specie marine protette dell’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).
L’iter per ottenere il riconoscimento passa dall’attivazione di attività di studio scientifico sistematico e di monitoraggio degli habitat, che consentono di stilare gli elenchi delle specie di flora e fauna necessari per definire il grado di biodiversità del sito. “Lo status viene mantenuto attraverso il costante monitoraggio e salvaguardia delle specie individuate negli elenchi, ed essere ASPIM aumenta la nostra responsabilità di controllo dell’ambiente, allo scopo di salvaguardare le specie ASPIM e gli habitat in cui esse vivono e si riproducono”, afferma il direttore dell’AMP “Capo Carbonara” Fabrizio Atzori. “La presenza della tartaruga marina comune (Caretta caretta), della balenottera comune (Balaenoptera physalus), della cernia bruna (Epinephelus marginatus)e della berta maggiore (Calonectris diomedea) nella costa di Villasimius non è casuale, ma è anche il risultato di un’azione mirata di tutela e gestione del territorio che fa sì che queste specie transitino, permangano e si riproducano nella nostra area marina”, aggiunge Atzori.
Il riconoscimento dello status di ASPIM viene rilasciato dal Regional Activity Centre for Specially Protected Area (RAC-SPA), con sede a Tunisi, organismo creato nel 1995 fra i Paesi che hanno stipulato nel 1976 la Convenzione di Barcellona per la protezione del Mediterraneo dall’inquinamento. E’ questo centro che definisce e mantiene la lista delle ASPIM, vagliando nuove domande e promuovendo le aree protette meritevoli del riconoscimento.
Le Aree Marine Protette italiane che detengono lo status di ASPIM sono attualmente 10, e tra queste ben 4 si trovano in Sardegna: oltre a Capo Carbonara, ci sono Capo Caccia-Isola Piana, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre e Tavolara-Punta Coda Cavallo. A livello nazionale figurano Portofino (prima AMP italiana ad aver ottenuto il riconoscimento, nel 2005), Miramare, Plemmirio, Porto Cesareo, Punta Campanella e Torre Guaceto.
